Pain ( Nagato ), Il mondo conoscerà il dolore...

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MC Ianno
view post Posted on 27/9/2010, 18:22







Immagine:

Nome: Pain


Età: indefinita. Per la sua razza l’ età non ha importanza, dato che i loro corpi non invecchiano mai, rimanendo per sempre nel pieno delle forze. Fisicamente, mostrerà per sempre 25 anni.


Razza: Pain appartiene ad una razza del tutto nuova, o per meglio dire, una razza antichissima di cui si erano perse completamente le tracce e che fa la sua nuova apparizione solo ora, tramite Pain. Si fanno chiamare Valixas, una razza dotata di un enorme potere magico e di forza fisica notevole. Solitamente un popolo pacifico e rispettoso, amante della pace, proprio per la loro natura furono spazzati via da orde di elfi, demoni e altre razze in cerca di nuovi territori da occupare. Anche se i loro poteri erano superiori a quelli dei nemici, la loro legge, il loro stesso codice morale da pacifisti vietava la guerra, per cui preferirono farsi massacrare piuttosto che uccidere. Il loro dolore e la loro rabbia però furono riversati in Pain, un neonato nato pochi giorni prima dell’ attacco che li spazzò via tutti a parte lui. A quel tempo il suo nome era ancora Nagato.


Mestiere: Qualsiasi cosa che gli permetta di sopravvivere. È stato un assassino, un guerriero, un mercenario e un soldato, ma è sempre stato allontanato per la sua natura cinica e il suo modo di fare, solitario, a volte freddo e quasi crudele.


Caratteristiche fisiche: Pain è un uomo abbastanza alto, 1 metro e 80, muscoloso. Ha lunghi capelli neri, occhi grandi e cangianti, capaci di ammaliare come di intimorire. Ha una voce profonda, un viso regolare e molto espressivo, orecchie piccole e naso di media grandezza. Le sue mani sono ben formate come i polsi, affusolate.

I suoi occhi, tuttavia, non sono solo ciò che sembrano.
L' odio maturato negli anni, il dolore, la visione dei suoi cari uccisi davanti a lui hanno innescato una mutazione in essi. Nei suoi occhi è nata una tecnica magica oculare potentissima, il Mangekyo Sharingan.

Esso permette di intrappolare l' avversario in un' illusione da cui è impossibile uscire, ma solo se lo si fissa diritto negli occhi. Volendo, Pain può rendere quelle illusioni così potenti da indurre il corpo del soggetto ad autodistruggersi, subendo ferite non reali ma rese tali dal suo stesso subconscio.

Vestiti: Pain veste sempre una lunga tunica nera aderente al corpo, lunga fino alla cinta e a maniche lunghe che lasciano fuoriuscire solo le mani. Sotto di essa una cintura in pelle nera regge un paio di pantaloni sgualciti e strappati, anch’ essi neri, ma resistenti. Attaccate alla cintura ha due agganci per le sue armi. Al polso destro porta un bracciale nero con punte in acciaio sopra, simbolo della sua personalità, mentre alla mano sinistra indossa sempre un guanto a mezze dita, fatto in pelle nera.

Quel guanto non è un semplice adornamento, perché serve a celare i suoi poteri oscuri, contenuti nella sua mano sinistra. Quando la sua rabbia e il suo dolore hanno il sopravvento, quel guanto si illumina di luce bianca e nera, e Pain può scatenare i suoi terribili poteri dell’ oscurità.



Caratteristiche psicologiche: Il suo vero nome è Nagato, o almeno era così molti anni fa, quando il suo popolo fù raso al suolo. Solamente lui sopravvisse per ragioni ignote, ma si vocifera che l’ odio, la rabbia e il dolore del suo popolo, sigillati al suo interno, abbiano fatto scempio totale dei nemici non appena osarono avvicinarsi a lui. Come sopravvisse, come fece a fuggire e a crescere nessuno lo sa, ma ciò che è certo è che dopo molti anni Nagato rifece la sua comparsa in quella landa ormai abitata da demoni. Anche se era ancora giovane, almeno per i canoni del suo popolo, da solo riuscì a sterminare chiunque gli si parò davanti in quel luogo, in una sola notte.
Uomini, donne, bambini e neonati, nessuno sopravvisse, e i loro corpi rimasero li per sempre, immutati, come sotto un incantesimo che impediva al tempo di passare, alla carne di disfarsi.
Ormai egli non era più Nagato, il bambino docile nato da una stirpe di pacifisti e puri di cuore. Il suo cuore era annegato nella rabbia, nell’ odio e nella disperazione, l’ avevano cambiato alla radice, trasformandolo in un guerriero duro, cinico, freddo e solitario.

I suoi sogni, gli unici obiettivi che si proponeva erano due, fondamentali: restaurare la sua stirpe e uccidere i colpevoli del massacro avvenuto anni prima. Iniziò a perseguirli fin da quella notte, ma era solo una goccia nell’ oceano.
Nagato capì che i suoi poteri, seppur grandi, non sarebbero bastati per raggiungere i suoi sogni, per cui decise di fare un viaggio di allenamento oltre quelle terre. Per 15 anni girò il mondo, venendo a conoscenza di segreti su segreti su ogni pratica magica, tattica militare, arte della spada ed elementalismi.
E più viaggiava, più il dolore e la rabbia dentro di lui crescevano nel vedere che tutte le razze erano in un eterno conflitto fra di loro. I massacri erano all’ ordine del giorno, come quello messo in atto contro il suo popolo.
Tutto ciò lo faceva infuriare, ed un giorno egli promise a se stesso che, in un modo o nell’ altro, un giorno avrebbe portato ordine in quel mondo.
E fù li che smise definitivamente di essere Nagato. Si creò un nuovo nome, un nome in codice che avrebbe indicato la sua identità e il progetto che voleva realizzare.

Pain.

Pain era finalmente sorto. Il portatore di cambiamenti radicali, tali da scuotere le fondamenta stessa degli inferi.
Nel suo viaggio venne anche a conoscenza della magia oscura e per anni si applicò ad impararla, come le magie elementali.
Scoprì, in quel periodo, che nel suo sangue correva un potere molto strano, perfettamente affine ai 5 elementi principali della natura: Fuoco, Acqua, Terra, Vento e Tuono. Una cosa del tutto inusuale, anche fra la sua gente, ove persino il governatore, potentissimo mago, aveva affinità con 3 soli elementi.
Alla fine di tutto ciò, imparata la magia oscura e tutte le sue branche, Pain, ebbro di potere e con una volontà incrollabile, interruppe il suo viaggio per cominciarne un’ altro nelle terre di partenza. Un viaggio verso il suo obiettivo.

Di per sé, Pain è una persona riflessiva, calma e saggia. Non è cattivo nel profondo, ne malvagio, ma la rabbia in lui, il dolore infinito lo portano ad essere sempre cinico e quasi crudele verso i suoi malcapitati nemici. Abituato a stare solo fin dall’ inizio, tende ad allontanarsi dagli altri per lavorare da solo, preferendo la totale indipendenza. È disposto a tutto pur di raggiungere il suo sogno.
Come dice lui, “ Molte cose mi fanno arrabbiare, mentre non me ne piace nessuna… non vado in giro a vantarmi di avere dei sogni, ma ho un obiettivo ben preciso, e farò di tutto per raggiungerlo…”



Pain:


forza fisica: 9

forza magica: 10

agilità: 7

velocità: 9

difesa fisica: 7

difesa magica: 6



Amici: da aggiornare


Nemici: da aggiornare


Armi: Pain può fare affidamento su tre armi molto potenti.
La prima è la sua potentissima magia. Egli è capace di controllare perfettamente tutti e cinque gli elementi della natura, conosce tecniche magiche di inaudita potenza, senza contare i suoi poteri oscuri.

Oltre a questo, nelle lunghe maniche della tunica di Pain sono nascoste delle aste di acciaio di media grandezza, che possono essere estratte alla velocità della luce semplicemente inclinando il polso, impugnandole come spade. Affilatissime, resistenti agli urti e soprattutto con la punta intinta in un potente veleno che attacca il sistema nervoso, sono armi assolutamente da non sottovalutare.

Pain possiede inoltre un eccezzionale pugnale, ovvero lo Sthal.
Esso è un pugnale incantato, trovato per caso in una grotta dopo l’ omicidio di un anziano saggio, capace di fendere ogni cosa, barriera magica o corazza che sia. Micidiale, indistruttibile, lungo 10 pollici e leggermente ricurvo, brilla di una luce verdastra opaca.

La sua arma finale tuttavia rimane il guanto nero che indossa sulla mano sinistra, catalizzatore dei suoi poteri oscuri.


Durante i suoi viaggi, Pain ha imparato molte tecniche.
Eccone alcune qui di seguito ( in costante aggiornamento ).
Le tecniche sono ordinate, in ordine crescente, in base alla potenza e al costo di energia per essere utilizzate.


Arte del fuoco

Fenice Fiammeggiante
Una fiammata viene emessa dalla bocca. Essa assume istantaneamente la forma di una fenice ed attacca l' avversario.

Pyros
Sfere intelligenti di fuoco vengono emesse dalla bocca, capaci di fondere ogni cosa con il loro calore. Inseguono l' avversario fino a colpirlo.

Inferno
Un cerchio di fiamme si eleva dal suolo, incenerendo tutto ciò che colpisce. Le fiamme raggiungono un' altezza di 5 metri per un raggio di 100 metri.

Pioggia scarlatta
Piccole sfere di fuoco che dall' alto vengono scagliate a gruppi contro l' obiettivo. Possono invertire la rotta di 180° e tornare indietro una sola volta. Esplodono al contatto di ostacoli.

Prometheus
L' evocatore crea uno o più cloni fiammeggianti di se stesso che agiscono
per conto loro. Possono attaccare fisicamente l' avversario ed esplodono ad ogni urto.

Apocalypse
Un enorme flusso di fiamme viene evocato sotto i piedi del bersaglio, scagliandolo verso l' alto e trasportandolo. Una volta arrivato a mezz' aria, il flusso si condensa intorno al nemico in un' enorme sfera di fiamme che successivamente deflagra.



Arte del fulmine

Ago
Sottili aghi di elettricità vengono lanciati dalle dita. Molto veloci, possono trapassare ogni cosa. Se coliscono non recano ferite gravi, ma rilasciano nel corpo del bersaglio una scarica elettrica capace di paralizzarlo per qualche secondo.

Drago delle tempeste
Da entrambe le mani viene emesso un raggio elettrico che prende la forma di un drago. Esso può cambiare direzione ed inseguire l' avversario, oppure disperdersi elettrizzando l' aria, intaccando gli organi interni di coloro che lo respirano.

Raikiri
La mano dell' evocatore viene circondata dall' elemento del fulmine, aumentandone a dismisura la capacità di penetrazione e la velocità. Può trapassare il bersaglio oppure scaricare nel corpo dell' avversario milioni di volt.

Lama del fulmine
Una lama di elettricità si forma nella mano dell' evocatore, capace di tagliare ogni cosa. Può raggiungere al massimo 15 metri di lunghezza, assumendo un profilo seghettato. Ha tutte le funzionalità di una spada normale.

Flusso
Un' enorme onda di elettricità viene emessa dall' intero corpo dell' evocatore disintegrando ogni cosa intorno a lui. Il flusso può essere mantenuto per svariati minuti, utilizzandolo anche come barriera elettrica, capace di ferire seriamente chi attacca.

Tempesta
Da entrambe le mani vengono lanciati decine di lampi che colpiscono a caso l' avversario. Molto veloci e potenti.

Kirin
Questa tecnica sfrutta la carica elettrica dei cumulonembi ( nuvole cariche di fulmini ) che si formano in cielo. L' evocatore si limita a dirigere la potenza del colpo, che cala dal cielo come un fulmine. Veloce oltre la barriera del suono e devastante, è una tecnica letale ma che richiede un pò di tempo per essere lanciata, consumando inoltre parecchie energie.



Arte oscura (guanto)

Soul sucker
L' avversario viene afferrato dal guanto e da esso si dipanano filamenti di ombra che si infilano nell' avversario, provocandogli numerose ma piccole ferite. La sua forza vitale viene risucchiata in poco tempo e trasferita a Pain.

Fratello oscuro
Il guanto crea delle perfette, identiche copie del suo possessore. Hanno un loro sistema circolatorio e quindi una propria riserva di energia con la quale utilizzare le tecniche magiche, possono pensare ad agire indipendentemente ma i loro attributi sono la metà di quelli dell' originale.


Arte oculare

Sharingan
Lo Sharingan potenzia i riflessi, permettendo di seguire oggetti a grande velocità e predirne quasi la traiettoria, per evitarli, se non troppo rapidi (la facilità dipende anche dalle capacità fisiche dell'utilizzatore). La sua preveggenza si estende soprattutto ai movimenti degli avversari, visualizzandoli come una specie di immagine al rallentatore, che consente di individuare il punto in cui andranno a colpire: questo è un processo che deriva dalla capacità di lettura degli impulsi neuro-muscolari dell'avversario, che permette di copiare le tecniche e prevedere gli attacchi. Sulla base degli impulsi, si può avere una proiezione di ciò che accadrà, infatti è grazie a questo processo di lettura degli impulsi che lo sharingan può prevedere i movimenti e gli attacchi dell'avversario.
Lo Sharingan è inoltre in grado di usare normali tecniche di illusione senza particolari sigilli: l'avversario va però guardato direttamente negli occhi, altrimenti è inefficace;
Inoltre, lo Sharingan, riesce a scorgere la differenza fra corpi reali ed illusori, oltre che a calcolare la velocità dei movimenti dell'avversario.
Permette inoltre di " colorare " i flussi di energia di qualsiasi essere vivente, individuando il bersaglio anche se nascosto ( ovviamente entro il raggio visivo del portatore)

Amaterasu
Fiamme nere evocate istantaneamente dallo Sharingan, colpiscono con precisione tutto ciò su cui lo sguardo si posa.
Inestinguibili, inceneriscono tutto ciò con cui vengono a contatto fino a ridurlo in cenere. Non è propriamente un attacco di elemento fuoco, ma di elemente oscuro. Può vincere il fuoco stesso.






Edited by MC Ianno - 29/2/2012, 18:45
 
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