| scritto sul momento in una serata di noia!
La dama scarlatta e il candido giovane.
La sala era grande e sfarzosa, le alte colonne in marmo bianco erano addobbate da drappi di velluto nero. la musica era allegra e gli invitati volteggiavano ridendo. tutti mascherati, tutti bellissimi, tutti vestiti di nero. le dame dai corpetti stretti sventolavano ventagli e parlavano cercando di indovinare l'identità dei lord o di spettegolare sugli ultimi scandali. Poi il grande portone centrale si aprì. ed entrò lei. i lunghi capelli erano raccolti in uno chinion da forcine con perle rosse. camminava radiosa nel suo maestoso vestito rosso. i suoi occhi neri erano esaltati dalla maschera color sangue. camminò per qualche metro, come una macchia di sangue appare vivida nei abiti bianchi, così lei attirava l'attenzione tra i ballerini di nero vestiti. si accomodò ad un maestoso trono. la musica continò. furono molti gli uomini che si avvicnarono a chiederle l'onore di un ballo eppure lei li guardava per pochi istanti, per poi allontanarli con un maestoso cenno della mano.erano tutti impegnati a parlare della muova arrivata, troppo concentrati su di lei per notare il giovane che entrò silenzioso e leggero come un lupo nella foresta. mise la sua maschera candida, esattamente come lo erano i suoi vestiti. bianco come la neve. camminò leggero fino a trovarsi davanti alla dama vestita di rosso. lei lo guardò e lui le porse una mano, senza dire un a parola. lei ipnotizzada dai suoi occhi, che sembravano contere il giaccio e il fuoco dell'inferno, si alzò e lo seguì fino al centro della pista, ove danzarono per ore, senza parlare, solo guardandosi negli occhi, forse non sbattevano nemmeno le palpebre tanto erano concentrati su l'un l'altra. infine, silenziosi, abbandonarono la sala, salendo le scale che portavano alle stanze di sopra. entrarono in una delle tante camere da letto, fuori dalla finestra si vedeva grande la luna. e lì, di fornte a quella meravigliosa luna, lei tolse la maschera al giovane. il suo viso era bianco come la sua maschera eppure era bellissimo. avvicinò le labbra al collo della ragazza e la baciò. lei si sedette sul bordo del letto a baldacchino mentre lui le tolse la maschera. le tolse una ad una le forcine dai capelli e quelli caddero ciocca dopo ciocca lungo la sua schiena. la ragazza lo afferrò sulla nuca, stringendone i capelli morbidi tra le dita e lo baciò. il suo respiro si era fatto profondo, il suo cuore batteva veloce come le ali di un colibrì e non riusciva a spiegarsi il perchè di quei brividi freddi. poi lui si tolse la giacca ed iniziò a sbottonarsi la camicia. sul suo petto si vide nitido il muso di un lupo. e come un lupo il ragazzo si gettò su di lei. al piano di sotto si udì un urlo di donna. i più vicini corsero alla camera e videro la ragazza vestita di rosso sdraiata sul letto le labbra socchiuse, una striscia di sangue sulle lenzuola bianche. ma più sconcertante fu vedere il giovane vestito di bianco, i suoi occhi scarlatti luccicavano nel buio. un rivolo di sangue colava da ciò che più che una bocca, sembrava un muso di lupo. gli uomini presero le pistole e le puntarono contro di lui. e in un istante il giovane venne sostituito da un candido lupo dagli occhi azzurri come delle fiamme al metano. e le stesse fiamme sembravano colorare le sue iridi. balzò fuori dalla finestra mandandola in frantumi e sparì nella notte e nella neve. le donne si avvicinarono alla ragazza vesita di rosso. era viva, si mosse, aprì gli occhi. rincuorati, tutti se ne adarono alle prime luci dell'alba. nessuno notò la ragazza quando si diresse verso la foresta, i suoi occhi contenevano il giaccio e il fuoco dell'inferno. nessuno vide più la dama vestita di rosso, e il giovane vestito di bianco non tornò mai più. ma nelle notti più limpide e festose, a mezzanotte, un brivido percorre tutti i presenti, a ricordare loro, la presenza del giovane lupo bianco e della sua amante scarlatta.
FINE!
Edited by crystal_7 - 31/8/2009, 14:13
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